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Castagnata alla casetta degli Alpini di Melzo

Esperienza rivisitata sul quaderno rosso di italiano dalle alunne e dagli alunni di 4A - B - C De Amicis

 

TESTO DESCRITTIVO
Descrivo la casetta degli Alpini
A Melzo c’è la casetta degli Alpini. Appena arrivi vedi a sinistra il prato e a destra la casetta che è era giallo chiaro di forma quasi quadrata, piccola con un solo piano. Aveva le finestre azzurre, sulla facciata davanti c’erano la porta e le finestre.
All’interno c’era una stanza grande con due tavoli lunghi e a destra c’era una vetrinetta con sopra i trofei ed una bomba disinnescata legata su un pezzo di albero.
All’esterno c’era un grande giardino. il prato era morbido dove noi correvamo, c’era un muretto spesso con sopra un grande cappello degli Alpini.
Sulla destra c’era un albero di ghiande ed altri alberi al centro e sulla sinistra.

Antonio, Luca, Essi

castagnata presso la casetta degli alpini di Melzo

TESTO DESCRITTIVO
Descrivo le castagne
Le castagne che ci hanno fatto assaggiare gli Alpini erano marroni e alcune bruciate, alcune piccole e alcune grandi, all’interno gialline.
Scottavano molto, la buccia superiore era dura, la parte della buccia era marrone chiaro morbida, e liscia .
Avevano un odore dolce simile ai pop-corn.
Al fuoco scricchiolavano fastidiosamente .
Erano morbide e dolci a parte quelle bruciate che erano molto dure.

Gabriele, Leonardo, Fabio

 

 

TESTO NARRATIVO
Una mattinata dagli Alpini.
Ieri in mattinata, con la scuola, siamo andati alla casetta degli alpini.
Quando siamo arrivati gli Alpini ci hanno fatto vedere la cottura delle castagne all’aperto.
Dopo poco siamo entrati nel giardinetto e ci hanno accolto nella casetta.
Dopo essere entrati il signor Benito ci ha fatto vedere due trofei, intanto sono entrati due Alpini con una cassa che conteneva dei sacchetti in cui c’erano le castagne.
Poi ci hanno distribuito i sacchetti e siamo andati fuori a mangiare le castagne calde.
Dopo aver finito di mangiare le castagne abbiamo giocato nel prato pieno di foglie.
Infine abbiamo fatto il bis , poi abbiamo ringraziato gli Alpini e siamo ritornati a scuola.
In questa mattinata ci siamo divertiti tantissimo

Rebecca, Damiano, Samuele, Alessandro P.

castagnata presso la casetta degli alpini di Melzo

 

 

 

TESTO DESCRITTIVO
Descrivo un Alpino
Abbiamo conosciuto un Alpino: il signor Benito. Aveva gli occhi castani come una nocciola, i capelli bianchi come una nuvola, bocca piccola e un’ espressione simpatica.
La corporatura era abbastanza robusta, le gambe erano robuste le mani erano forti: riusciva a prendere quattro cesti di castagne per volta.
L’abbigliamento del signor Benito era sportivo con un maglione, e una giacca a vento di tanti colori con dei jeans erano azzurri chiaro e le scarpe molto sportive.
Il signor Benito era un tipo molto allegro, simpatico, scherzoso e chiacchierone.
Il signor Benito non aveva il cappello, ma gli altri Alpini ne avevano uno verde oliva con una forma stana, in più aveva una piuma che sembrava d’aquila.

Ale B, Dalila, Martina


castagnata presso la casetta degli alpini di Melzo

TESTO REGOLATIVO
Come si organizza una castagnata
Per fare una castagnata :

1) Prendere le castagne per la quantità necessaria per i bambini ospitati .
2) Su ciascuna castagna fare un taglietto (per sbucciare meglio).
3) Mettere a cuocere le castagne nel “braciere”.
4) Quando sono cotte metterle a raffreddare (in un cesto).
5) Distribuirle in tanti sacchetti.
6) Darle ai bambini.

A cosa fare attenzione:

1) Fare attenzione a scegliere un posto sicuro dove accendere il fuoco.
2) Fare attenzione a non bruciare le castagne .

Aurora, Greta, Lorenzo

castagnata presso la casetta degli alpini di Melzo

 

 

 

castagnata presso la casetta degli alpini di Melzo

 

TESTO NARRATIVO: LA FIABA
"C’era una volta una casetta degli Alpini”

C’era una volta una casetta degli Alpini, Benito era il capo degli Alpini e amava andare a raccogliere le castagne.
Un giorno andò a fare una castagnata nel Bosco Magico, a un certo punto arrivò alla Radura delle Castagne e da lontano vide un orribile Olfatrol che voleva mangiarlo.
L’ Alpino scappò, ma l’Olfatrol lo inseguiva con passi da gigante. Allora l’ alpino prese un po’ di castagne magiche: quando le tirò fecero un gran baccano e molta luce e si trasformarono in mattoni, colpirono l’Olfatrol che cadde facendosi molto male.
L’Alpino, contento, tornò dai suoi amici e, insieme, continuarono la castagnata.

Edoardo, Anna e Federico

 

castagnata presso la casetta degli alpini di Melzo

continua...




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