Ultima modifica: 9 Giugno 2013

T come TERRA

Progetto F.A.T.A. banda conosciamo il terzo elemento: la terra

 Progetto F.A.T.A. banda….. T come terra

LEI…cambia se cambiano le stagioni, cambia se noi cambiamo città o regione, a volte è più basso, a volte è più alto, a volte è piatto, a volte è appuntito, i suoi colori preferiti, sono il verde, il marrone e anche il giallo…e si trova sempre sotto i nostri piedi…Certo è la TERRA, amica dei fiori, delle piante, degli animali e dell’uomo. Sì,  perchè su questo meraviglioso pianeta, tu puoi correre, camminare, saltare e se cammini a piedi nudi, puoi provare infinite sensazioni, sentire il caldo o il freddo, l’erba soffice del prato, la ruvidezza dell’asfalto, la durezza dei sassi o la carezza della sabbia bagnata. La terra permette alle piante di crescere, offre a loro il nutrimento ed è la casa di tanti animali che scavano le proprie tane nel terreno…

Ed è proprio con la nostra amica terra che abbiamo fatto molti giochi

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Abbiamo inventato il personaggio della signora Terra, l’abbiamo disegnata, abbiamo fatto giochi di classificazione e abbiamo conosciuto la vita di quel piccolissimo animaletto che scava delle vere e proprie gallerie sotto la terra: la formica.

Anche noi, abbiamo giocato a costruire come le formiche e poi a rappresentarlo graficamente sul foglio con carta da pacchi.
E, con tutti gli altri animaletti che la popolano come la lumaca, la tartaruga, il verme ecc… abbiamo fatto dei giochi di direzionalità, divertendoci a disegnarli che camminavano o verso destra o verso sinistra.
Ecco alcuni dei nostri elaborati grafici.

 

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La terra nell’arte: Claude Monet  

Claude Monet è un pittore francese, che visse tra il 1800 e il 1900. Per lui la natura era fonte di ispirazione, perciò andò a vivere in campagna. Adorava, infatti, dipingere paesaggi fioriti, dove i colori e la luce del sole si mescolavano per creare fantastiche armonie. Non si accontentava, però, della primavera e dell’estate, come unici momenti in cui poter ritrarre, all’esterno, i fiori e la vegetazione, perciò si fece allestire, nella sua casa vicino a Parigi, un giardino in cui fossero presenti moltissimi tipi di piante in modo da avere tutto l’anno una fioritura, un’esplosione di colore. Dedicò tutta la sua attenzione agli effetti della luce sul paesaggio, per questo sceglieva sempre la stessa scena e la dipingeva più volte, rappresentando i diversi effetti della luce nelle varie ore del giorno. 

Ecco che abbiamo osservato un quadro di Monet: “Il campo di papaveri” e poi anche noi abbiamo provato a riprodurlo.

 

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I testi e gli elaborati grafici, sono stati forniti dalle insegnanti e dai bambini di cinque anni, della terza e settima sezione